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E fu chiamata Rosaspina

rosaspinaNacque una bambina e fu chiamata Rosaspina. Sette fate furono chiamate alla festa e portarono per la bimba i doni più desiderabili: bellezza, intelligenza, virtù...Rosaspina è lo spettacolo in programma domenica 24 febbraio 2013 alle 17:30 al teatro La vetreria a Cagliari, che chiude la rassegna di teatro ragazzi Capitani Coraggiosi 2013.
Prodotto dalla compagnia Teatro del Piccione, consigliato per tutte le età, è vincitore del FIT - Festival Internazionale Teatro, Lugano 2009: Per l’originalità della reinterpretazione della fiaba classica, per la bravura degli attori, per la bellezza della scenografia e delle ambientazioni, e per

la forte carica poetica delle immagini evocate.
Il pomeriggio dei Capitani Coraggiosi inizia come sempre alle 16, con il laboratorio a a cura della Compagnia di Teatro Circo MACCUS, per proseguire con la merenda, a cura delle mamme Coraggiose alle 17.

Prezzo Ingresso: 6 € - abbonamento € 35 - Carnet ticket per 4 spettacoli 20 €.
Prenotazioni: (lunedì-venerdì 10:00-13:00; 14:00-17:00) 328.2553721 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le prenotazioni scadono 15 minuti prima dell'inizio dello spettacolo. La biglietteria apre alle 16:00. I posti verranno assegnati al momento del ritiro del biglietto.
Cada Die Teatro // 070/5688072 – 070/565507 // Teatro La Vetreria, via Italia 63, Pirri - Cagliari
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.cadadieteatro.it

Lo spettacolo

 


ore 17:30 ROSASPINA – produzione Teatro del Piccione (Genova) di Simona Gambaro; con Simona Gambaro e Massimiliano Caretta; scene Laboratorio Fulmicotone, Simona Panella, Ilona Klein; Pupazzi compagnia Maniambulanti; regia Antonio Tancredi

E nacque una bambina e fu chiamata Rosaspina. Sette fate furono chiamate alla festa e portarono per la bimba i doni più desiderabili: bellezza, intelligenza, virtù... E l'ottava fata? perché non fu invitata? Al suo arrivo il cielo si fece buio ed ella pronunciò parole che nessuno voleva sentire: la bambina si pungerà un dito e si addormenterà.
Così ogni cosa rivela luce ed ombra, la propria vitale imperfezione. E mentre Rosaspina va incontro al suo destino per diventare grande, un re e una regina imparano ciò che nessun sonno può sciogliere, nessuna spina può far dimenticare, e lasciano una figlia per non lasciarla mai più.
Una versione dolce e visionaria de La Bella Addormentata, dedicata a grandi e piccoli, insieme.
La storia di Rosaspina viene rappresentata con semplicità, nello stile proprio della compagnia che affianca ad una cura particolare dell'immagine scenica un teatro d’attore molto fisico, in questo caso contaminato e arricchito da interventi di teatro di figura. La chiave comica e l'uso di un linguaggio di immediata comunicazione con i ragazzi fondano una visione teatrale che vuole essere principalmente emotiva,
accessibile ma non didascalica, evocativa e metaforica come proprio di ogni espressione artistica.